L’antisemitismo nel terzo millennio ha raggiunto probabilmente il suo culmine. Mai nella storia dell’uomo l’odio, perché di odio si deve parlare, è stato così profondo. Il così detto popolo palestinese non c’entra nulla, è solo il casus belli.
Il popolo palestinese non esiste e non è mai esistito, Israele esiste e Gerusalemme è la sua capitale, non solo per la sua storia millenaria nei luoghi indicati come “Terra Santa” dai cristiani ma per effetto delle decisioni assunte dai capi delle potenze vincitrici la Guerra Mondiale che, nelle Conferenza Conferenza di Pace dei vincitori della prima Guerra Mondiale di Sanremo del 1920, sancirono, richiamandosi alla dichiarazione di Balfour del 1917, la nascita dello stato ebraico proprio in quelle terre indicate come Palestina . “Poiché le principali Potenze Alleate si sono anche accordate che il Mandatario debba essere responsabile per dare effetto alla dichiarazione originalmente fatta il 2 Novembre 1917 dal Governo di Sua Maestà Britannica e adottata dalle dette potenze, in favore della costituzione in Palestina di una nazione per il popolo ebreo”.
Un diritto legale riconosciuto internazionalmente. Mettere in discussione questo significa mettere in discussione tutti i trattati di pace del secolo XX.
La Risoluzione dell’ONU 181, tra l’altro non vincolante, ha disallineato gli equilibri politici già precedentemente raggiunti scoperchiando un vaso di Pandora che, come si vedrà, produrrà notevoli effetti devastanti.
E’, invero, storia accertata che lo stato palestinese sia stato inventato dal KGB che indicò Yasser Arafat, nipote del Mufti di Gerusalemme, l’uomo che si alleò con Hitler per sterminare gli ebrei, quale capo dell’organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).
Lo stesso Zuheir Mohsen – capo delle operazioni militari dell’organizzazione per la liberazione della Palestina lo ha ammesso in sua dichiarazione: “Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solo un modo di continuare la nostra lotta contro lo stato di Israele per l’unità Araba”. Tutto ciò passava dall’eliminazione fisica degli ebrei fidando anche sull’antisemitismo secolare che brucia sin dalla nascita dell’era volgare.
Da qui il, ormai conosciuto, motto “Palestina “araba” libera dal fiume al mare”.
La lotta armata, il terrorismo più bieco, i massacri perpetrati dai così detti guerriglieri non hanno alcuna base giuridica e nessuna giustificazione morale. L’obiettivo dell’URSS in funzione anti USA e quello dell’unificazione dell’utopica nazione araba è fallito perché non ha tenuto conto della millenaria storia degli ebrei.
Ma questa è storia. Nessuno per motivi diversi ma tutti convergenti nell’antisemitismo, vuole ammetterla. La propaganda pagata con ingenti somme denaro provenienti dai profitti del petrolio indirizzata verso menti deboli senza capacità di discernimento ha creato il mostro.
Siamo giunti al 7 ottobre dopo le guerre scatenate da Siria, Egitto e Giordania, e dopo oltre 70 anni di massacri e attentati agli ebrei in tutto in mondo e, ciononostante, il mondo sembra impazzito.
La chiesa cattolica apostolica romana con il suo capo Francesco, che sembra aver riportato la chiesa al 1492, non si è sottratta alla criminalizzazione di Israele e del suo primo ministro.
In questo quadro complesso, deviato e fortemente antisemita viene spontaneo chiedersi al pari di Lion Udler, esperto di intelligence e controinformazione, chi mai abbia scelto l’occidente a rappresentare l’umanità, la legge, la giustizia e la moralità e chi lo abbia nominato “forza suprema”?
La verità è che l’occidente non comanda niente e nessuno, non è giudice e non è superiore a nessuno.
E’ tempo che il mondo prenda atto che Israele esisteva molto prima dell’occidente. Esiste oggi ed esisterà sempre perché il suo popolo ha superato con la sua fede, la sua cultura e la sua legge, millenni di persecuzioni e massacri culminati con la tragedia della Shoah e il massacro indicibile del 7 ottobre.
E’ tempo che l’occidente prenda coscienza che non rappresenta l’umanità, non rappresenta la legge e la giustizia. Rappresenta solo se stesso e non è superiore a nessun altro.
L’Iran, e chiunque abbia il progetto di distruggere lo stato ebraico, deve prendere coscienza che gli stati nascono e muoiono, Israele è stato, è e sempre sarà.
Io, popolo, sono Israele e Israele sono io.
Michele Santoro