Giorgia Meloni è’ tornata dalla breve vacanza in Puglia e subito, intervenuta in video conferenza al Terzo Summit della Piattaforma di Crimea ha garantito a Zelensky , l’appoggio dell’Italia per la guerra e ha aggiunto che l’Italia sarà disponibile anche per la ricostruzione a guerra finita.
Continua quindi, dando l’impressione di non rendersi conto degli enormi problemi economici degli italiani, a finanziare la fornitura di armi e munizioni per Kiev.
Pensare poi di offrire all’Ucraina anche l’aiuto per la ricostruzione quando dopo decenni non si è ancora riusciti a ricostruire i danni provocati dai terremoti, dalle alluvioni e dagli eventi atmosferici, appare come una solenne beffa per gli italiani.
L’Italia di Meloni quindi, continua fedele (…suddita) degli USA e della NATO e dimentica, o fa finta di non sapere, che ad un tiro di schioppo dall’Ucraina, il popolo armeno sta subendo un vero e proprio genocidio da parte dell’Azerbaigian .
Oltre 120 mila armeni che vivono nel Nagorno Karabakh sono destinati alla morte per fame a causa delle pesanti e criminali restrizioni imposta da Baku. Il primo armeno deceduto per fame è stato registrato il 14 Agosto da Luis Moreno Ocampo, fondatore della Procura della Corte penale Internazionale.
E sotto il più totale disinteresse del mondo occidentale, del governo, delle istituzioni italiane e dei media che si perdono in chiacchiere sul libro del Generale Vannacci che si consuma un crimine.
L’Azerbaigian vuole prendersi il Nagorno Karabakh e per farlo, il regime di Baku non si fa scrupolo di far morire di fame un intero popolo.
Baku, che da anni ha attuato una politica simile al Qatar per influenzare benevolmente l’Europa nei suoi confronti, è sotto la “protezione” degli USA e coccolata dall’Unione Europea per la sua importanza strategica.
Con la guerra in Ucraina il paese asiatico, oltre ad essere uno dei principali esportatore di petrolio e gas, è divenuto essenziale per bypassare le rotte russe e far arrivare in Europa il petrolio e il gas attraverso il mar nero.
L’Europa e l’Italia tacciono colpevolmente sul genocidio 120 mila armeni che stanno morendo in silenzio per fame in cambio dell’oro nero e del gas.
Signora Presidente del Consiglio, dimostri al mondo che l’Italia non ha scelto il gas e il petrolio di Baku ai danni del popolo armeno. Decida di adottare sanzioni contro il regime di Baku e lanci un grido di allarme nel mondo.
Il popolo armeno muore e l’Italia non può continuare a girarsi da un’altra parte.
Michele Santoro