venerdì, Marzo 29, 2024
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Hezbollah, Il sindaco di Marsala, il Direttore di Confcommercio Palermo e le insolite attività "non militari" del Gen. Bertoncello

L’incontro tra il Sindaco e il Generale

Giuseppe Bertoncello, Comandante della Brigata Aosta di stanza a Messina che non che non risponde alle domande.
Riprendiamo, considerato che il  Gen. Bertocello non ha ritenuto di rispondere alle domande sul caso fattegli via PEC,  il discorso sulla proposta di gemellaggio della città di Marsala con Tiro, fatta, secondo il Sindaco della città, dal generale Giuseppe Bertoncello, che successivamente ha incontrato il Direttore della Confcommercio di Palermo, Vincenzo Costa, per svluppare ed implementare  i rapporti economici con il Libano,
L’attivismo dell’ufficiale in compiti che non risultano di competenza delle Forze Armate, appare una anomalia anche e soprattutto se si tiene conto della situazione nel sud del Libano.
Il paese dei cedri, come noto, è spaccato in due e a fronte di una situazione politica ed economica disastrosa che non promettono nulla di buona per il futuro, non ha la sovranità in tutto il territorio.  Dal 2006, anno in cui UNIFIL ha cambiato i suoi compiti operativi da interposizione a forza per l’assistenza al governo di Beirut per disarmo di tutti i gruppi terroristi e il ripristino della sovranità nazionale nell’area a Sud del Fiume Litani, i terroristi di Hezbollah sono divenuti il vero governo e sono diventati un esercito fortemente armato e considerato una forza militare superiore alle stesse forze armate libanesi che con  UNIFIL sono poco più che delle comporse utili ai combattenti perché garantiscono un ombrello protettivo militare e un flusso di denaro “pulito” nel territorio. Controllano il popolo, i militari della LAF, le amministrazioni locali, UNIFIL e tutte le organizzazioni internazionali che operano nel sud.
il traffico di armi e droga che dura da decenni e le attività terroristiche dirette contro Israele sono la normalità in questo disastrato paese ed avvengono sotto gli occhi dei casci blu, sempre più impotente. La libertà di azione, operativa, dei traffici e del controllo politico , militare ed economico dell’area, è disarmante.   La recente realizzazione con fondi europei di una Caserma  per i soldati delle LAF nella cittadina di Srebbine, non cambia certo la situazione. I militari libanesi continueranno ad essere nel sud del Libano,  un accessorio utile alla causa di Hezbollah. Insomma, una parvenza di normalità necessaria per i traffici e il controllo del territorio in pace e tranquillità … per Hezbollah. Un fatto è certo “il governo” centrale non ha la capacità militare e il coraggio politico di disarmarli. UNIFIL può solo assistere Beirut in questo compito.  I caschi blu sono loro malgrado costretti a fare da figuranti nel sud Libano, sempre più stato islamico indipendente dal Libano (supinamente accettato dalla comunità internazionale) evitando accuratamente di provocare la reazione dei terroristi. Cipro insegna.
Una certa ufficializzazione a questo stato di sudditanza di UNIFIL nei confronti dei terroristi l’ha data il governo italiano.  Infatti, come noto, nel 2013 l’Unione Europea ha iscritto nella lista dei gruppi terroristi  Hezbollah, ma con la solita doppiezza politica tipica degli italiani ed europei, è stato deciso che esistono due Hezbollah. Un partito politico e un gruppo terroristico. L’allora Ministro per gli Affari Esteri, Emma Bonino, affermò “il dialogo con Hezbollah deve continuare per non indebolire ulteriormente il paese”, ma anche per non esporre a nuovi rischi i soldati italiani di Unifil (ndr. ritorniamo al Lodo Moro con Hezbollah ipotizzato dal Presidente Cossiga?). Che da ieri si trovano a nuotare in un mare di “terroristi“. I generali che ogni 6 mesi si alternano al comando del contingente italiano hanno periodici incontri con i sindaci delle municipalità del Sud del Libano. La maggior parte di queste amministrazioni locali è dominata da Hezbollah: i sindaci sono uomini del Partito (ndr di Hezbollah), così come la maggioranza dei membri del consiglio comunale. (  Limes 23/7/2013) –
La situazione da allora è gravemente peggiorata.
Viene da chiedersi come in questo mare di terroristi, il sindaco, Massimo Grillo e il generale Bertoncello pensino di gemellare la città di Marsala con Tiro e il Direttore di Confcommercio di Palermo ritenere possibile uno scambio commerciale.

António Guterres
Segretario Gen. ONU

Abbiamo sottoposto al Comandante della brigata Aosta le nostre perplessità e gli abbiamo chiesto se fosse in grado di  smentire le affermazione del Segretario Generale dell’ONU, Guterres, che proprio da Beirut, nel 2020, affermò, chiedendo al governo libanese di agire nel “vero” rispetto della Risoluzione 1701, che UNIFIL aveva fallito i suoi compiti, e se il generale ritenesse, alla luce della situazione, in sicurezza l’area a sud del Fiume Litani.  Abbiamo atteso pazientemente oltre 7 giorni, ma non abbiamo ottenuto alcuna risposta. Era comunque prevedibile che non rispondesse. Gli abbiamo chiesto se fosse in grado di smentire non le nostre affermazioni, ma quelle “ufficiali” del Segretario delle Nazioni Unite.
In questo quadro generale le iniziative del generale, appare non tengano conto della gravissima della situazione nel teatro e della gravissima crisi economica che attanaglia il paese.
Crisi di cui non si intravede la fine a breve, a medio termine se non addirittura a  lungo termine.
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, tre libanesi su quattro sono poveri, il PIL  si è contratto dal 2019 del 58%, l’inflazione è pari al 200% e il salario minimo è di un dollaro al giorno. Il Libano vive di terziario e non ha risorse naturali ed è, causa Hezbollah, perennemente sull’orlo di una guerra con Israele.
In un rapporto del 2021 della Chatham House, the Royal Institut of International Affairs , si legge che  la corruzione all’interno delle istituzioni statali libanesi è diffusa e la maggior parte dei partiti politici al potere del Paese ne è in qualche modo coinvolta.
Quale sviluppo dei rapporti economici si pensa di intraprendere con un paese in queste condizioni disastrose?

Plastica rappresentazione della supremazia di Hezbollah su UNIFIl e governo centrale
Uomini di Unifil –  la bandiera dei terroristi troneggia sulle altre

Se la situazione “reale” sul territorio libanese ed in particolare di quella a sud del Fiume Litani, rende complicato pensare ad uno scambio culturale, a meno che non si voglia parlare dei tempi dei fenici e dei romani, appare incredibile il solo ipotizzare uno scambio commerciale.
In questa complicata situazione si inseriscono le attività del generale Bertoncello appaiono poco più che una sorta di operazione “simpatia”  prima del suo comando ma  sono “linfa politica” per il gruppo terroristico di Hassan Nasrallah.
Il Comandante dell’Aosta non risponde alle nostre domande  è quindi sarebbe auspicabile che i vertici militari chiarissero se le iniziative del generale sono iniziative personali oppure sono  attività autorizzate, concordate e incoraggiate dallo Stato Maggiore dell’Esercito.
Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, farebbe meglio a pensare ad amministrare la città che certo non gode di buona salute. Pensi a risolvere, se ne ha le capacità,  i tanti e gravi problemi di Marsala e non  faccia pagare ai cittadini la sua voglia di provare sensazioni forti andando nella terra dei terroristi.

Michele Santoro
Dice Int.

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