Ciò che sta accadendo in questi giorni è qualcosa di allucinante e folle. La stampa monotematica spiega, con poche eccezioni, che copiare i francesi è cosa buona e giusta.
E sulla spinta dei media la politica già incapace di gestire la pandemia, ora si sta convincendo di impedire a parte di cittadini una vita sociale e togliere la libertà di movimento con l’introduzione di un pass vaccinale.
Tutto ciò appare come un maldestro tentativo di nascondere la viltà di questa politica che non sa, o non vuole, assumersi precise responsabilità.
Ed allora via con costituzionalisti come Sabino Cassese che ricorda l’articolo 32 della Costituzione che dice « nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizioni di legge” aggiungendo però una inesattezza o, se vogliamo, una mezza verità. Secondo l’ex giudice della Corte, Il pass per andare al bar “Non limita alcuna libertà”.
Giusto a metà. Infatti, l’art 16 della Costituzione cita “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”.
Ora, con tutto il rispetto dovuto all’esimio dr. Cassese, va spiegato che le limitazioni di cui parla la Costituzione sono da “intendersi” a carattere generale e non prevedono alcuna limitazioni per categorie di cittadini. Non c’è alcuna valenza costituzionale in una legge che divide in vaccinati e non vaccinati.
Ergo, se limitazione deve esserci per legge, questo è da considerarsi per tutti indistintamente e per un tempo ben limitato e motivato.
Spiace che l’esimio dr. Cassese abbia omesso una precisazione di tale importanza, ma gli diamo atto che ha sottolineato un fatto molto importante. Il governo può stabilire per legge l’obbligo vaccinale.
Introdurlo surrettiziamente senza assumersi la responsabilità di una decisione indica incapacità e irresponsabilità politica.
Attenzione però, la riserva di legge, è relativa, dato che le limitazioni posso aversi in via generale per motivi di sanità e sicurezza.
Spiace constatare come la maggior parte dei media e dei commentatori si siano allineati ad un pensiero unico.
Questa è dittatura mascherata da repubblica. Chi tira i fili oggi ? Nel 1933 Adolf Hitler si inventò il “Der AhnenpaB” che altro non era che un passaporto genealogico. Certificava che il possessore era “ariano” e poteva avere libero accesso ai musei, agli edifici pubblici, ai teatri, allo studio e al lavoro.
Quanto corta è la memoria ?
Michele Santoro