lunedì, Maggio 13, 2024
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Hamas ha ucciso l’ONU e la Croce Rossa Internazionale. Personale UNRWA avrebbe preso parte alla strage del Ottobre

Semmai ce ne fosse stato bisogno, il 7 ottobre 2023 Hamas ha da dato il colpo di grazia alle due organizzazioni mondiali il cui compiti è garantire la pace, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani.
I terroristi arabi palestinesi hanno praticamento ucciso l’ONU e le sue ramificazioni, e la Croce Rossa Internazionale.
Credibilità già ai minimi da tempo, L’ONU ha dimostrato di essere parte del conflitto e il Segretario Generale Guterres nel corso della riunione  dell’Assemblea dopo il massacro ha dichiarato che “E’ importante riconoscere che gli attacchi di hamas non sono venuti dal nulla”.
In pratica l’ONU, per bocca del suo segretario “giustifica” il pogrom , il che è tutto dire.
La Croce Rossa Internazionale che sembra avere un fitto dialogo con hamas non ha mai chiesto di verificare le condizioni degli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre. Eppure il suo compito è chiaro “fornire assistenza umanitaria alle persone vittime di un conflitto o di una situazione di violenza armata e promuove le regole che proteggono le vittime di guerra. Istituzione neutrale e indipendente”
Alla luce delle informazioni che giungono dalla zona di combattimento non sembrerebbe che il CIRC ha fin qui garantito questa assistenza sanitaria  agli ostaggi in mano ai terroristi di hamas. Non risulta e speriamo che il CIRC dica qualcosa in merito, che i suoi rappresentanti abbiano chiesto di verificare le condizioni degli ostaggi. Chi legge può trarre le proprie conlcusioni. Niente da aggiungere.
Pià complesso e per certi aspetti più grave la questione UNRWA.  Dipendenti dell’UNRWA, l’agenzia dell’ONU che da 70 anni si occupa dei “rifugiati” arabi palestinesi, secondo il Comando Militare IDF che riferisce di informazioni provenienti dallo Shin Bet, il servizio di sicurezza israeliano, avrebbero attivamente partecipato alla strage del 7 ottobre.
Ci sarebbe prove in mano a Israele che l’UNRWA avrebbe cooperato con hams in “attività terroristiche”. Prove che invero non sono state rese note.
Sempre secondo le autorità militari di Gerusalemme, la collusione dell’agenzia e il terrorismo sarebbe evidente anche dalla presenza di vie di ingresso dalle scuole per l’imbocco ai tunnel e dallo stoccaggio di armi e munizioni nelle stesse .
Il ritrovamento poi di testi scolastici che inneggiano alla lotta armata nelle scuole gestite dall’UNRWA non lascerebbero dubbi.
Collusione volontaria oppure sottomissione per quieto vivere? Se la collusione volontaria non è giustificabile e deprecabile, sicuramente da condannare, se si trattasse di comportamenti dettati dalla sottomissione ai terroristi, non sarebbe di certo meno grave e certamente non onorevole.
Leggendo  il quotidiano Israel Hayom dubbi sulla collusione non ne rimarrebbero più. Infatti Haymo scive che la Ong UN Watch è riuscita a prendere visione di messaggi di dipendenti UNRWA inviati su Telegram che conterrebbero espressioni di esultanza e di supporto alla lotta armata.
Oggi più che mai  è necessario, se confermate le accuse che provengono da Israele all’UNRWA che questa agenzia venga sciolta e che l’ONU venga riformato e riportato a quei principi di terzietà propri di un organismo sovranazionale dedicato alla tutela della pace e della sicurezza internazionale. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa dovrebbe fare un approfondito esame seguito per capire errori e e qulli che vogliamo definire “disattenzioni”. Non vogliamo credere alle accuse di parzialitàò e antisemitismo che gli vengono rivolti da alcune parti.

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