Il rigassificatore ad Agrigento e una centrale gas nel messinese per gli interessi di Roma capitale sono il bel regalo del 2009 dell’assessore Gianni e del Presidente Lombardo ai siciliani.
Cosa poter chiedere di più ad un governo reginale se non aumentare i rischi della salute dei cittadini dando attuazione a programmi di costruzione di nuovi impianti industriali sfregiando il territorio?
Nulla. E’ quanto ci meritiamo. Una classe politica insipiente e al servizio dell’Italia e non dei siciliani.
Oggi, con sommo gaudio e soddisfazione dell’assessore Gianni si è conclusa la conferenza dei servizi, per la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle. Tutti favorevoli e l’Enel potrà aumentare i suoi incassi a danno della salute della Sicilia e dei siciliani.
Il passo successivo è l’emanazione del decreto autorizzativo per la costruzione e l’esercizio dell’impianto che dovrà essere firmato dall’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni e dai ministri per l’Ambiente e delle Infrastrutture.
L’ assessore ha, inoltre, sottolineato l’importanza di questa operazione, che avrà importanti ricadute socio-economiche, eludendo completamente il problema salute e quello della distruzione del territorio siciliano già abbondantemente collassato di impianti industriali.
E’ soddisfatto infine del fatto che Nuove Energie, ovviamente società del gruppo Enel (i poteri forti) che realizzerà l’impianto, ha accolto la sua richiesta di trasferire in Sicilia la sede legale della società. Ciò consentirà alla Regione siciliana di percepire gli introiti fiscali derivati dal funzionamento dell’impianto. Soldi in cambio di morte e distruzione del territorio. Una conquista !!
E per concludere Gianni ha dichiarato “ancora una volta abbiamo dimostrato che la Sicilia ha a cuore i problemi energetici del paese, autorizzando un’opera che contribuirà ad allentare la dipendenza dai tradizionali fornitori di gas. Chiediamo, però, al resto del paese, il rispetto del principio di solidarietà che si concretizza nel non penalizzare ulteriormente, attraverso l’applicazione di un falso federalismo, le famiglie e le industrie siciliane”.
Ma Gianni ha voluto completare la sua opera di “industrializzazione selvaggia” del territorio, proponendo alla SNAM progetti di realizzare nel messinese una centrale di compressione del gas che udite udite, servirà per spingere il gas dalla Sicilia all’Italia continentale.
Un giubileo non c’è che dire, per un governo a guida autonomista, che sembra operare peggio di qualsiasi altro governo siciliano a guida di uomini appartenenti alle segreterie di partiti nazionali.