giovedì, Ottobre 10, 2024
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Marsala. Il Sindaco, la propaganda politica e il giallo del pubbliredazionale

Le parole hanno un peso e leggendo il titolo dell’articolo  “Mensa scolastica, il sindaco rinuncia al proprio compenso di legge ed evita l’aumento delle tariffe”, pubblicato da Marsalac’è, tabloid cittadino di formato ridotto del giorno 18 Gennaio,  sembra che questa volta il Sindaco con un sapiente lavoro di etichettatura, le abbia usate per fare propaganda politica e non comunicazione istituzionale.
Il titolo ci è apparso subito un po’ forzato ma abbiamo avuto notizia che l’articolo è stato redatto dall’Ufficio Stampa del Comune e che l’Amministrazione ha pagato lo spazio alla testata giornalista per la sua pubblicazione. Si tratta quindi di “pubblicità istituzionale” oppure propaganda a pagamento, ma questa informazione e  l’indicazione del committente non era presente a margine del testo.
Non ci sarebbero dubbi sul fatto che questa informazione andasse chiaramente indicata (AGCOM 1995) e  ((comma a) art 10 del il TU dei doveri del giornalista),   “assicura (il giornalista) ai cittadini il diritto di ricevere un’informazione corretta, sempre distinta dal messaggio pubblicitario attraverso chiare indicazioni”.
La redazione del quotidiano lo ha pubblicato integralmente con la semplice indicazione “pubbliredazionale”, termine  tecnico che indica solo una tipologia di informazione pubblicitaria redatta e impaginata da una agenzia pubblicitaria o redazione con taglio giornalistico.
Va da se che il messaggio senza la dovuta indicazione “messaggio istituzionale” ,  “messaggio a pagamento” o “propaganda politica” e senza l’ondicazione del committente, questo venga erroneamentte percepito dai lettori come articolo di redazione e che il Sindaco avrebbe rinunciato alla sua indennità per evitare l’aumento delle tariffe della mensa scolastica..  
Nel merito della questione relativa alla “notizia”, l’informazione appare come un vero e proprio messaggio di propaganda del Sindaco Grillo.
Le cose non starebbero così. Il Sindaco ha rinunciato alla sua indennità a Luglio del 2023 e, per disposizione di legge, le somme relative restano acquisite al bilancio come economie di spesa.
La sua decisione comunque non ha nulla a che vedere con la questione dei costi delle tariffe e quindi se la Giunta ha ritenuto di utilizzare fondi dalle econimia di spesa per evitare l’aumento delle tariffe della mensa scolastica, questo non ha nulla a che vedere con la rinuncia dell’indennità.
A questo proposito è bene ricordare che secondo quanto si legge nel comunicato stampa dell’epoca la sua rinuncia è stata “condizionata” perché, ha precisato che contestualmente aveva inviato al Segretario Generale una nota con cui chiedeva che le somme venissero impiegate per le “politiche per la sicurezza nella nostra città”.
Quindi non ci sarebbero dubbi che i due fatti, tra l’altro lontani nel tempo e  nello spazio, non hanno alcuna relazione e il Sindaco sembra aver colto l’occasione per farsi propaganda politica. Nel 2025 ci sono le elezioni …
A questo punto sorge spontanea una domanda: che natura hanno i finanziamenti della propaganda in questione? Privata o istituzionale?
Michele Santoro

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