mercoledì, Aprile 24, 2024
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Leopard e missili a lungo raggio per Zelensky. L’Europa verso il conflitto nucleare

Il sistema missilistico a lancio multiplo che Londra invierà a Kiev – foto Ansa EPA/TOMS KALNINS

L’Europa si sta avviando con passi da gigante verso il baratro della III Guerra Mondiale “aperta” che inevitabilmente potrebbe sfociare nel disastro atomico.
Oggi alla base Usa di  Raimstein si discuterà dell’ulteriore invio di armi e munizioni all’Ucraina.
L’ipotesi di missili a lunga gittata dall’Inghilterra e carri armati Leopard da parte della Polonia – che accusa Berlino di puntare al gas russo – e che appare ormai decisa ad inviali a Kiev senza il consenso della Germania, avvicina inesorabilmente l’Occidente verso una catastrofica guerra totale.
Morawiecki, primo ministro polacco che vuole accendere la miccia del conflitto con la Russia sembra non fidarsi di Berlino, ed è deciso a proseguire nella sua decisione di inviare a Kiev 14 Leopard, senza il consenso di Berlino che ritiene  “secondario” e lancia – attraverso  a Polsat News –  il diktat a Berlino “O otteniamo presto l’approvazione o faremo noi stessi ciò che deve essere fatto”.
Berlino da parte sua tira il freno a avverte Varsavia che la l’invio dei Leopard a Kiev senza la sua autorizzazione sarebbe una violazione delle norme e comporterebbe responsabilità penali per i funzionari polacchi.
La Germania sembra attendere di vedere cosa fa Biden sui promessi Abrams all’Ucraina prima di decidere l’eventuale invio dei suoi Leopard.
Oggi a Ramstein per l’Europa e l’Occidente si potrebbe avvicinare il disastro atomico con buona pace dei tanti politici, Giorgia Meloni e Guido Crosetto in testa, che parlano di democrazia alimentando una guerra  Russia contro NATO/USA – che riguarda essenzialmente gli interessi degli USA in Ucraina e l’ordine mondiale unipolare tanto caro a Washington.

Misa

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