venerdì, Aprile 19, 2024
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Europee: il popolo non dovrebbe votare gli incompatibili

Lombardo, Cimino, Antinoro, La Via, Gianni , Castiglione. Non sono giocatori di una squadra di calcio ma semplicemente gli incompatibili con la carica di deputato europeo (Legge 24 gennaio 1979, n. 18 (art. 6, come modificato dall’art. 1, comma 1, della legge 8 aprile 2004, n. 90 e Art. 122, secondo comma, Cost., come rivisto dalla legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1.).
Questi signori molto probabilmente non andranno a Bruxelles e quindi sbeffeggiano la volontà popolare saperendo a prirori che tutto ciò è un gioco ad incastro per garantire poltrone e posti di potere alla casta, meno conosciuta e che avranno preso meno voti in lista.
Paradossalmente a Bruxelles potrebbe andare anche un esponente del partito “x” che ottiene solo il suo voto, se quelli che gli stanno davanti, incompatibili o per accordi trasversali di poltrone (Parlamento italiano e ARS) , scelgono di optare per l’incarico nazionale ricoperto.
Questa delle liste “a traino” che vedrebbe anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, deputati nazionali e regionali … incompatibili, è un esercizio di pura suddivisione delle poltrone con metodi che poco hanno a che fare con la democrazia.
Le norme italiane sono state fatte in modo da poter truffare il cittadino perché “permette” a personaggi non compatibili di partecipare alle elezioni senza dimettersi prima dalla carica ricoperta. Ma nessun politico della casta vuol rischiare una competizione senza avere il suo bravo paracadute … inteso come poltrona. Eloquente la dichiarazione del Presidente della Regione Siciliana: “sono incompatibile ma eliggibile e quindi mi candidato per dare una mano”.
Più chiaro di così. Eppure basterebbe una semplice norma composta da due soli articoli.
1.”‘ ineleggibile” e quindi non candidabile, è chiunque ricopra cariche politiche europee, nazionali, regionali, provinciali e comunali.
2. chiunque ricopre una carica politica di cui al punto 1, può candidarsi a condizione che si dimetta dalla carica ricoperta almeno 90 giorni prima delle elezioni europee, nazionali, regionali, provinciali e comunali.
Senza di questo, tutto rimane un imbroglio, politico, ma pur sempre un imbroglio. Allora, non rimane che l’auspicio che il popolo eviti di farsi sbeffeggiare e quindi di non votare chi è incompatibile con la carica di deputato europeo.

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