“Negli 11 mila 500 miliardi depositati nei conti off shore rientrano anche, secondo la Banca Mondiale, i 1.600 miliardi di dollari annui che le mafie sottraggono ogni anno all’economia legale impoverendo cosi gli Stati e sbaragliando il sistema della concorrenza e le regole del mercato”. Ad affermarlo è Sonia Alfano, candidata indipendente nelle liste di Italia dei Valori alle elezioni europee che oggi è tornata a parlare di lotta alle mafie negli Stati UE esprimendo ancora una volta l’esigenza di una “legislazione antimafia ed antiriciclaggio comune a tutti gli Stati europei. Con strumenti di contrasto comunitari – ha spiegato Sonia Alfano – i risultati nella lotta alla corruzione, al riciclaggio, all’evasione fiscale sarebbero immediati così come immediato sarebbe il beneficio che gli Stati ed il mercato ne trarrebbero.
Normative comunitarie in questo senso – afferma ancora la candidata – sono necessarie non solo per recuperare i capitali sottratti agli Stati ed alle loro economie ma anche per fermare il sistema di corruzione che in alcuni paesi, Italia in testa, sta mettendo in serio pericolo le fondamenta del sistema democratico. I passaggi di denaro frutto delle tangenti, così come i proventi delle mafie, sono infatti sottratti al controllo della magistratura grazie all’esistenza di conti off-shore coperti dal segreto bancario.
La situazione nei paesi della UE è inoltre aggravata dall’inesistenza nei codici di reati come l’associazione mafiosa ed il riciclaggio di danaro dalla provenienza illecita. Succede cosi che mafia, camorra e ‘ndrangehta abbiano di fatto colonizzato Germania, Olanda, Belgio ed intere nazioni dell’ Unione Europea investendo nell’economia legale i capitali di provenienza illecita depositati nei paradisi fiscali”.