sabato, Luglio 27, 2024
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PALERMO – Violenta un minore di 13 anni. Condannato a sei anni di carcere

Il Tribunale di Palermo, sezione seconda penale,  presieduto da Fabrizio La Cascia dopo un processo durato otto anni ha condannato Domenico Occhipinti di anni 54 alla pena di anni 6 di reclusione, con la interdizione perpetua ai pubblici uffici, alla perdita della potestà genitoriale e a risarcire con 80 mila euro o danni determinati alla parte offesa. I fatti risalgono al 28 gennaio del 2001 e avvengono a Grisi’, Frazione di Monreale . In quella data L.G. di appena 12 anni – difeso dagli Avvocati Salvino Caputo, Francesca Fucaloro e Mario Caputo – giunge a casa piangendo comunicando ai genitori di essere stato sottoposto a violenza sessuale da Occhipinti Domenico, tra l’altro amico di famiglia e genitore di 3 figli all’interno dell’esercizio di vendita di fiori a Grisi.  I fatti vengono immediatamente denunziati al Commissariato di Polizia di Partitico e il minore viene immediatamente refertato presso il pronto soccorso  e affidato ai psicologi della Asl 6 di Palermo. Gli investigatori dopo avere effettuato un sopralluogo e riscontrato la veridicità del racconto procedono immediatamente all’arresto dell’Occhipinti. Nel corso del processo il minore ha denunziato di essere stato anche in altre 2 occasioni sottoposto ad atti di libidine e di violenza sessuale da parte di Occhipinti sia in macchina  che a mare in estate. I periti incaricati dal Tribunale hanno riscontrato la capacità psicologica del minore e la veridicità di quanto dichiarato.
” Il Minore – ha dichiarato L’Avvocato  Salvino Caputo – ha subito un danno psicologico difficilmente superabile in quanto è stato costretto a lasciare la scuola e i propri amici e trasferirsi da solo in Toscana presso alcuni familiari per allontanarsi dal piccolo ambiente di Grisi’ . L.G. sino ad oggi è seguito da una equipe di Assistenti sociali e psicologi in quanto lo skoc subito ha profondamente turbato la crescita psicologica e lo ha condizionato nei rapporti sociali. ” Mi auguro che questa sentenza possa contribuire a aiutare L.G. oggi maggiorenne a rifarsi una nuova vita in termini di normalità “

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