L’assessore alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, Roberto Di Mauro, ha approvato i criteri di definizione e di attuazione dei “Centri commerciali naturali” (previsti dalla legge regionale 10 del 19/09/2005) e, contestualmente, la costituzione di un elenco regionale in cui verranno iscritti tutti i Centri riconosciuti. L’accreditamento avverrà dopo un procedimento istruttorio previsto dallo stesso regolamento che attesterà la congruità della richiesta rispetto alle disposizioni stabilite.
L’albo è istituito presso il servizio 5/s del dipartimento Commercio. Potranno fare istanza di registrazione le piccole e medie imprese commerciali, artigiane, turistiche e di servizi che, sotto forma di consorzi, operano in vie, piazze, gallerie, centri storici o quartieri, dove storicamente e spontaneamente si sono addensate, e che dimostrino di lavorare in rete con una offerta commerciale integrata. I Centri già operanti, per poter essere accreditati, dovranno adeguarsi ai criteri del provvedimento assessoriale.
L’obiettivo per Di Mauro “è realizzare una scommessa concreta che il governo vuole sostenere per prossimi anni: ‘qualificare’ l’immagine delle città siciliane, rendendole più vivibili ed attraenti, dove i cittadini o i turisti potranno trascorrere piacevolmente il tempo libero e trovare proposte commerciali accattivanti”.
L’assessore sottolinea che “i Centri potranno essere destinatari di risorse economiche e supporti tecnici da parte della Regione, dello Stato, dell’Unione europea, degli enti locali e territoriali. L’iniziativa rientra, infatti, in un panorama di riordino generale del commercio molto esteso, indirizzato alla salvaguardia e allo sviluppo delle nicchie siciliane più eccellenti per mettere a frutto tutte le micro potenzialità economiche del nostro territorio. Inoltre, integrare in modo sinergico le offerte commerciali aiuta a superare la concorrenza che prevale tra le imprese dello stesso territorio a discapito dei consumatori e delle stesse attività imprenditoriali”.
I consorzi potranno richiedere il riconoscimento al sindaco del comune interessato, che provvederà, con delibera del consiglio, a inviare la richiesta all’assessorato. Nelle città dove insistono più Centri, il comune avrà il compito di assicurare una regia unica per coordinare tutti i soggetti coinvolti nelle iniziative da realizzare,
La gestione dei centri commerciali naturali, pertanto, è affidata ai consorzi, i cui soci potranno essere, oltre alle piccole e medie imprese, anche le imprese terziarie artigiane e turistiche; gli enti locali territoriali e di diritto pubblico; le associazioni senza scopo di lucro della società civile, del mondo sportivo e culturale; le organizzazioni sindacali e professionali di categoria; le istituzioni private; le società o aziende di gestione trasporti e parcheggi; sponsor privati; le organizzazioni religiose; i centri di assistenza tecnica per le imprese.
Potranno chiedere di aderire a un Centro naturale anche soggetti (con i requisiti stabiliti) che non operano nell’ambito urbano interessato, purché si impegnino a trasferire la loro attività in quell’area entro 60 giorni dal riconoscimento del Centro.
I Centri potranno attivare iniziative di promozione, comunicazione e organizzazione di eventi. Nel dettaglio, potranno realizzare: attività di animazione urbana; servizi di assistenza ai consumi; progetti di arredo urbano destinati agli stessi centri; strutture di servizio aperte al pubblico, come l’assistenza agli acquisti; accordi con enti di promozione turistica del territorio per offrire pacchetti turistici integrati all’offerta commerciale; iniziative di sponsorizzazioni; partecipazione a bandi di finanziamento pubblico rivolti alle imprese commerciali di vicinato; gestione di finanziamenti inerenti la sicurezza e il controllo per la realizzazione di impianti collettivi di videosorveglianza estesi lungo il perimetro dell’area in cui rientra il centro interessato; gruppi di lavoro; manifestazioni culturali, convegni, dibattiti, seminari e attività di formazione per i titolari e gli addetti.
Caratteristiche dei Ccn per il riconoscimento
– dovranno essere composti da un minimo di 20 commercianti che abbiano le seguenti finalità:
– lo scopo esclusivo della valorizzazione del sistema economico locale, con particolare riferimento al commercio tradizionale di vicinato e di medie strutture di vendita, ai pubblici esercizi e all’artigianato tradizionale, artistico e di servizio, nell’ambito dell’identità storico-culturale e sociale della comunità interessata;
– importante sarà l’eventuale quota del bilancio comunale destinata al sostegno delle attività messe in campo dai Centri;
– la vendita o la produzione di prodotti tipici siciliani.