L’autoporto di Siracusa è la risposta siciliana verso una concreta attuazione delle direttive europee alle quali ci stiamo sempre più allineando. Nei prossimi giorni convocheremo i sindaci del territorio per sensibilizzarli alle opportunità offerte dall’autoporto, a cominciare dal rispetto dell’ambiente. Infatti chiederemo loro di non consentire più il transito dei mezzi pesanti all’interno delle città. Le merci potranno essere smistate all’interno dell’autoporto e poi, partendo da lì, tramite mezzi ecologici potranno raggiungere le destinazioni finali all’interno dei centri urbani”.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, alla presentazione delle nuove strutture e dei bandi per l’affidamento dei servizi all’interno dell’autoporto di Siracusa. Erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale al Turismo, Titti Bufardeci, il presidente e l’amministratore delegato del consiglio di amministrazione della società ‘Autoporto Siracusa’, rispettivamente, Marina Noè e Angelo Di Martino e il presidente del consorzio Asi di Siracusa, Giuseppe Assenza.
“Offriamo oggi – ha precisato Marina Noè – la possibilità di partecipare ai bandi, che verranno pubblicati nei prossimi dieci giorni, per l’affidamento dei servizi all’interno dell’autoporto: bar, ristorante, albergo, stazione di servizio carburanti e officina di manutenzione degli automezzi. L’autoporto offrirà al proprio interno una serie di servizi: postali, bancari e via continuando. L’autoporto vuole essere una piattaforma logistica sempre più capace da integrare e rafforzare l’internazionalizzazione del sistema delle piccole e medie imprese siciliane, ma anche di porsi al sevizio di un’area molto più vasta, collocata nel cuore del Mediterraneo”.
“Sarà fondamentale – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo, Bufardeci – migliorare il sistema ferroviario per accelerare i processi di sviluppo del territorio. Appare necessario il collegamento del porto di Augusta con il sistema ferroviario e dello stesso porto con l’autoporto di Siracusa”.
“Si chiede alla politica – ha continuato il presidente del consorzio Asi di Siracusa, Assenza – un contributo straordinario di un milione di euro per la capitalizzazione della società al fine di garantire lo sviluppo dell’attività”.
“L’autoporto rappresenta – ha sottolineato l’assessore Gianni – un punto primario di smistamento e distribuzione della rete di trasporto merci. Un’opportunità di investimento per le aziende in virtù della sua rilevanza come piattaforma logistica mediterranea. L’occasione per sfruttare il corridoio europeo in sinergia con la realizzazione di poli logistici. Il tutto per ottimizzare e potenziare il mercato siciliano. Si creeranno nuovi numerosi posti di lavoro e si stimolerà la nascita di poli di ricerca, sperimentazione e informazione, non trascurando la riduzione dei livelli di inquinamento acustico e chimico”.
“Per queste ragioni – ha concluso Gianni – vigileremo affinché i quindici milioni di euro assicurati per il completamento dell’infrastruttura auto portuale nella programmazione regionale vengano utilizzati in tempi brevi dal Consorzio Asi di Siracusa”.
La Presidente Noè ha quindi annunciato che tra sessanta giorni verrà inaugurato il primo autoporto siciliano.
Ogni anno nel Mediterraneo, attraverso lo stretto di Gibilterra, gli stretti di Dardanelli e il canale di Suez passa un terzo del traffico marittimo mondiale. In questa regione transita quasi il 25% dei traffici petroliferi e il 20% dei flussi crocieristici. Il 90% del commercio internazionale si svolge mediante naviglio, fenomeno destinato a crescere, e il ricorso alle rotte marine, come vera e propria alternativa sostenibile, oggi più che mai assume un’importanza sempre maggiore.