L’assessore Russo afferma che ha agito (ndr: nella stesura del piano sanitario regionale) con coerenza e nel rispetto dei cittadini. Non comprendiamo a quale coerenza si riferiscaRusso ed appare difficile capire come si concilia ilsuo rispetto dei cittadini con la diminuzione del servizio sanitario, dei farmaci, dell’assistenza e l’importo spropositato dei ticket su farmaci e prestazioni rispetto alle altre regioni.
Proprio ieri scrivevamo che l’assessore ha revocato il decreto assessoriale del 2001 che concedeva ausili e presidi a soggetti affetti da piaghe da cubito e gli integratori per soggetti affetti da malnutrizioni, nefropatie ed insufficienza respiratoria, ed oggi Russo parla di rispetto dei cittadini e di coerenza. Se questa è la sanità che intende Russo, ripetiamo il nostro pensiero che forse è meglio il commissariamento.
Coerenza imporrebbe a Russo di presentare le sue irrevocabili dimissioni da assessore al Presidente della Regione; invece afferma che : “con grande serenità mi presenterò martedì in Commissione Sanità all’Ars pronto ad accettare qualunque decisione che verrà presa alla luce del sole, nell’assoluta trasparenza del dibattito e con la precisa assunzione di responsabilità da parte di ciascuno, in modo che sia chiaro a tutti chi vuole davvero riformare la sanità e chi invece insegue altre logiche. Non sono un assolutista, mi è estranea ogni forma di arroganza culturale ma credo che la mediazione politica vada fatta a livelli alti, cioè guardando al primario interesse dei cittadini e non inseguendo poltrone o prese di posizioni personali”.
In una democrazia compiuta un assessore “sfiduciato” nel suo lavoro dalla maggioranza governativa prende atto e di dimette. Russo invece, tecnico sui generis, rimane convinto della bontà del suo piano sulla sanità, ma … accetterà qualunque decisione dell’aula.
Grande dimostrazione di coerenza.