sabato, Luglio 27, 2024
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Vittime mafia: gli attacchi a Genchi sono il segno di paura del potere.

“Dopo la sospensione del Procuratore Luigi Apicella ed il trasferimento dei Sostituti che insieme a lui avevano proseguito le inchieste già avocate al Pm Luigi De Magistris, l’oligarchia che governa la nazione ci da un nuovo motivo per manifestare il 28 gennaio in Piazza Farnese; l’attacco spregiudicato al Dott. Gioacchino Genchi, consulente del PM De Magistris”. Sono state queste le dure parole di Sonia Alfano, presidente dell’ Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia che domani sarà a Roma, in Piazza Farnese, insieme ai componenti dell’ associazione che presiede ma anche a Beppe Grillo, Marco Travaglio, Antonio Di Pietro, Carlo Vulpio, Salvatore Borsellino e molti altri esponenti della società civile, per manifestare contro la decisione del CSM di punire i magistrati di Salerno. “Le assurde ed infondate accuse che da più parti sono state avanzate nei confronti di Gioacchino Genchi – ha spiegato Sonia Alfano – sono l’ennesima prova che le inchieste inaugurate da Luigi De Magistris contengono la chiave di lettura per spiegare parte degli abomini che da decenni la classe dirigente compie sulla pelle degli italiani. Tanta smodata ferocia nell’attaccare un consulente che ha solo svolto il suo dovere è un segno di paura e preoccupazione da parte di un criminoso sistema di potere.
E’ ormai chiaro che stiamo vivendo una delle stagioni più buie della storia di questa nazione e che la Costituzione su cui dovrebbe fondarsi l’ Italia è divenuta lettera morta.
Noi familiari delle vittime di mafia abbiamo il dovere di scendere in piazza e di ribellarci alla vanificazione del sacrificio dei nostri cari la cui vita è stata donata per difendere i valori contenuti nella Costituzione di questo paese. Per questo domani, 28 gennaio alle ore 9, saremo a Roma, in Piazza Farnese per pretendere che venga ripristinata la legalità costituzionale e per difendere quanti sono stati puniti per aver compiuto il proprio dovere intaccando, loro malgrado, gli interessi del potere”.

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