venerdì, Aprile 19, 2024
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Mafia: Ingroia e Genchi su Beppe Alfano e Adolfo Parmaliana: lasciati soli

Antonio Ingroia
Antonio Ingroia

E’ drammatico ascoltare le parole di magistrati e uomini delle forze dell’ordine, quando questi, con toni e sfumature diverse, affermano che  Beppe Alfano, assassinato 16 anni fa a Barcellona Pozzo di Gotto, e Adolfo Parmaliana, il ricercatore del Cnr che ha inutilmente denunciato lati oscuri della giustizia locale, e che si è suicidato il 2 ottobre del 2008   “erano persone lasciate drammaticamente sole”.

E’ quanto successo oggi pomeriggio e Messina durante il convegno “Da Beppe Alfano ad Adolfo Parmaliana: le istituzioni deviate e Barcellona”, organizzato dalla figlia di Alfano, Sonia, per commemorare suo padre dove Antonio Ingroia, magistrato della Procura di Palermo e  Gioacchino Genchi, questore aggiunto del capoluogo siciliano, partecipando al convegno hanno affermato che  “ci sono molti modi per eliminare persone scomode. Alfano – ha detto Genchi – e’ morto per mano della mafia mentre Parmaliana e’ stato fatto morire in altro modo. Entrambi comunque sono morti per una società migliore”.

Lasciati soli a morire, è una denuncia forte ma drammaticamente veritiera che ci fa ricordare, e spesso le istituzioni lo dimenticano, che la mafia esiste ed è ben presente in Sicilia anche se oggi qualcuno che viene dal nord e ci dice che la mafia non esiste.

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