giovedì, Aprile 25, 2024
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Barbarie a Gela: Polizia scopre canile lager con 60 cani. Denunciato il proprietario

Gli agenti del Commissariato di P.S. di Gela (Caltanissetta) hanno denunciato un uomo di 27 anni che aveva realizzato un vero e proprio lager con ventuno cani malnutriti, molti scheletrici, rinchiusi in recinti a cielo aperto e tra gli escrementi; altri trentanove cani e otto gatti, invece, sono stati trovati rinchiusi nell’abitazione del ragazzo sempre in condizioni pietose e tra feci nauseabonde. E’ scattato il sequestro degli animali – ora condotti in strutture veterinarie autorizzate – e la denuncia per il reato di maltrattamento di animali. Il Pm della Procura di Gela, Monia Di Marco, ha aperto un’indagine.  Ora sarebbe quasi obbligo da parte della comunità condannarlo ad almeno 3 anni di lavori soicialmente utili presso un canile.
Al Dirigente del Commissariato di Gela dott. Angelo Bellomo ed agli agenti della Squadra di polizia giudiziaria, il cui intervento ha permesso di salvare questi animali, va tutta la nostra riconoscenza e stima per questa encomiabile attenzione sui reati contro gli animali, concretizzatasi con un ottimo intervento basato sull’applicazione di precise disposizioni di legge a tutela del loro benessere” dichiara Ennio Bonfanti, responsabile provinciale della LAV Caltanissetta. “Si tratta di un validissimo esempio di impegno nella repressione di reati di solito considerati ‘minori‘ ma, viceversa, notevolmente sentiti con preoccupazione da una fetta sempre più vasta dell’opinione pubblica. L’odierna operazione della Polizia – prosegue Bonfanti – rappresenta un’ottima risposta ai numerosissimi cittadini che assiduamente segnalano casi di maltrattamento di animali purtroppo ancora molto diffusi a Gela come nel resto della Regione, e fa seguito alle brillanti indagini che, poco più di quattro mesi fa, hanno permesso agli stessi uomini del Commissariato di Gela di bloccare una corsa clandestina di cavalli e denunciare 60 persone “.
Le dimensioni raggiunte dal fenomeno dei maltrattamenti e la gravità delle violenze compiute sugli animali non lasciano dubbi sull’esistenza in Sicilia di una vera emergenza. Per contrastarla è indispensabile che chiunque sia testimone di episodi di sevizie e maltrattamenti chiami subito gli organi di polizia. La LAV – ricorda Marcella Porpora, coordinatrice regionale della LAV Siciliaè impegnata quotidianamente nell’opera di informazione e sensibilizzazione per fare emergere i reati attraverso lo strumento della denuncia e favorire l’applicazione della legge 189 del 2004 contro il maltrattamento e l’uccisione di animali, che prevede ammende fino a 160.000 euro e la reclusione fino a tre anni“.
La cadenza con cui le Forze dell’Ordine scoprono orrori come quello di Gela dovrebbe far riflettere la gente comune che dovrebbe investirsi del grave fenomeno e dare un maggiore contributo alla Polizia e ai Carabinieri, segnalando ogni situazione sospetta che coinvolga animali.
Ma a ciò, sarebbe indispensabile che le amministrazioni comunali cominciassero a far funzionare il corpo della polizia municipale troppo spesso inpegnato in attività estranea a quelle di istituto.

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