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Salemi: case a 1 euro, professionisti volontari cercasi

Salemi

Dopo un lungo silenzio l’amministrazione comunale di Salemi dirama un comunicato (riportato a margine) con il quale “afferma” che sarebbe stato individuato l’iter amministrativo per la realizzazione del “progetto case a 1 euro” senza peraltro indicare i passaggi “tecnici e legali” necessari.Di certo, secondo quanto si apprende dal comunicato, sono stati nominati i “coordinatori” dei “gruppi di lavoro” che saranno composti da professionisti, funzionari, istituti, enti e comunque con soggetti giuridici che hanno specifica competenza nei relativi settori e che vorranno aderire liberamente, senza alcun onere per il Comune di Salemi (?) , all’iniziativa previo assenso del responsabile unico.  Già il fatto che si dovrà “realizzare” uno studio di fattibilità fa prevedere spese per l’amministrazione senza peraltro aver chiaro come muoversi a livello amministrativo per la cessione delle case e il richiamo al Piano Particolareggiato di Risanamento approvato dal Consiglio Comunale del 1981 nulla innova circa la procedura per l’alienazione del patrimonio demaniale.

Siamo proprio curiosi di vedere chi saranno questi professionisti che “volontariamente” e senza alcun “utile”, leggasi onorario, lavoreranno per la madre patria Salemi e per la creatività, così come vorremmo capire quale “utile”  avrebbero eventuali partner privati o pubblici a meno che non vogliamo prendere in considerazione il partner istituzionale quale dichiara di essere MIPC (Moss Italian Property Consultant) che vende a privati cittadini viaggi e consulenze per l’ottenimento di case a 1 euro che però in questo caso, secondo le dichiarazioni dell’amministrazione, non avendo “interessi diffusi” non potrebbero ottenere la concessione del bene da ristrutturare.

I dubbi e le perplessità per certi aspetti aumentano perché nel comunicato si afferma che il progetto ha questi obiettivi: “Avvantaggiare la nascita di attività come case-vacanze a gestione immobiliare o singola, attività commerciali di nicchia, attività artigianali di prodotti tipici, servizi in genere e servizi per giovani; evitare la ricostruzione di «volumi dormitorio», salvo quelli a servizio delle attività, limitando pertanto le case-alloggio solo per alcuni personaggi, istituzioni e soggetti portatori di «interessi diffusi»; rispettare la memoria dei luoghi attraverso la «lettura del contemporaneo»; ricercare un «sistema unico di dialogo tra il disegno architettonico e la verifica dello stato dei luoghi“.

Il fine politichese e il tecnicismo con cui è stato scritto il comunicato fa ipotizzare che a Salemi non solo si viaggia a vista ma sembra proprio che si voglia far nascere un nuovo diritto ed una nuova legislazione “autoctona”. Tutto appare ancora più fumoso di prima e il comunicato dell’amministrazione di Salemi non solo non chiarisce, ma per certi aspetti fa aumentare i dubbi e le perplessità sull’operazione.
Un dubbio fra tutti: il signor Moratti e altri VIP di quali interessi diffusi sarebbero portatori visto che “ricostruirebbero” per loro personale interesse? Noi non capiamo ma pensiamo che tutta la questione presenti dubbi di legittimità e soprattutto di chiarezza e trasparenza.

Di norma, di un progetto prima si valuta la fattibilità giuridica, economica e sociale, poi si pubblicizza. A Salemi prima si pubblicizza e poi si studia se è possibile realizzarlo. Noi facciamo parte del popolo e non capiamo, ma forse Sgarbi è portatore di un innovativo metodo di amministrare la cosa pubblica che il mondo intero ancora non conosce.

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COMUNICATO STAMPA del Comune di Salemi di giovedì 27 novembre 2008

Individuato l’iter amministrativo:  gli uffici hanno avviato le procedure

Progetto «Case a un euro»: nominati il «Responsabile unico» e i Coordinatori dei «Gruppi di lavoro»

L’ingegnere Mariano Palermo ha già trasmesso al Sindaco la relazione tecnica che individua il percorso amministrativo per procederealle assegnazioni e dunque ai primi restauri

SALEMI – L’ingegnere Mariano Palermo, attuale Esperto del Sindaco in procedure della Pubblica Amministrazione, è stato nominato «Responsabile Unico» per l’attuazione del progetto «Case a un euro» ideato dall’Assessore alla Creatività Oliviero Toscani e dal sindaco Vittorio Sgarbi.

L’ingegnere Palermo si raccorderà con il Sindaco, l’Assessore alla Creatività e con i consulenti da loro indicati.

Contestualmente sono stati nominati dei Coordinatori dei «Gruppi di lavoro»: l’avvocato Vito Bonanno (attuale Sindaco di Gibellina) che curerà gli aspetti di natura amministrativa; Calogero Calamia, Dirigente del Settore Finanze del Comune di Salemi, che si occuperà degli aspetti fiscali e societari; l’architetto lucchese Pietro Carlo Pellegrini, esperto in recupero e restauro del patrimonio architettonico; l’ingegnere Mariano Palermo per gli aspetti di natura urbanistica ed amministrativa.

I Coordinatori costituiranno «Gruppi di lavoro» con professionisti, funzionari, istituti, enti e comunque con soggetti giuridici che hanno specifica competenza nei relativi settori e che vorranno aderire liberamente, senza alcun onere per il Comune di Salemi, all’iniziativa previo assenso del responsabile unico.  L’assessore al Centro Storico Bernardo Tortorici vigilerà sul progetto una volta iniziati i lavori di restauro. Il responsabile unico, con apposita delibera di giunta, è stato autorizzato a ricercare forme di sponsorizzazione con partner pubblici e privati per la redazione del preliminare studio di fattibilità.

L’ingegnere Palermo ha già individuato, in una dettagliata relazione trasmessa al sindaco Vittorio Sgarbi, l’iter amministrativo per procedere alla realizzazione concreta del progetto «Case a un euro». Gli uffici comunale hanno già avviato le relative procedure.

Lo strumento urbanistico attualmente vigente nel centro Storico è il «Piano particolareggiato di risanamento» approvato dal Consiglio Comunale nel 1981. Le norme di attuazione di questo Piano demandano, attraverso una apposita delibera consiliare, all’Amministrazione comunale l’onere e la facoltà di disporre d’ufficio o su richiesta dei proprietari  interessati «la formazione di comparti che includano uno o più edifici e/o aree inedificate, dotando pertanto il piano di estrema flessibilità, considerando di fatto l’attuazione per comparti in quei casi in cui se ne ravvisano la necessità (rilottizzazione di aree ad elevato frazionamento fondiario, edificazione di aree molto estese ed appartenenti a diversi proprietari)»

Nella delibera di nomina del «Responsabile unico» e dei Coordinatori dei «Gruppi di lavoro» viene specificato come il progetto «Case a un euro» mira principalmente a ricostruire e rendere nuovamente abitabile la parte del centro storico oggi abbandonata, in base ad un progetto che ha questi obiettivi: «Avvantaggiare la nascita di attività come case-vacanze a gestione immobiliare o singola, attività commerciali di nicchia, attività artigianali di prodotti tipici, servizi in genere e servizi per giovani; evitare la ricostruzione di «volumi dormitorio», salvo quelli a servizio delle attività, limitando pertanto le case-alloggio solo per alcuni personaggi, istituzioni e soggetti portatori di «interessi diffusi»; rispettare la memoria dei luoghi attraverso la «lettura del contemporaneo»; ricercare un «sistema unico di dialogo tra il disegno architettonico e la verifica dello stato dei luoghi»

 

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