giovedì, Novembre 7, 2024
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Pakistan: ancora strage di civili. Pannella, i comandanti militari : dei coglioni

Pesante il bilancio dei bombardamenti aerei in Pakistan avvenuto ieri mattina. Circa 47 persone di cui almeno 22 civili sono stati uccisi domenica mattina da bombe sganciate da aerei militari nella provincia dello Swat, in località Matta Tehsil, causando anche notevoli danni ad abitazioni private.
Fonti locali affermano che il numero delle vittime è destinato a salire perché molti feriti, intrappolati sotto le macerie, non hanno potuto ricevere alcuna assistenza a causa del coprifuoco.
Un reporter che ha visitato la zona ha riferito che il bombardamento è stato così distruttivo da indurre la popolazione a cercare scampo nei rifugi ma a causa del coprifuoco e della chiusura del ponte Venai, disposto dall’esercito, le perdite civili sono stati ingenti.
Continua quindi la strage di civili e conseguentemente aumenta l’odio delle popolazioni per gli americani e accresce il risentimento verso il governo pakistano che agli occhi della popolazione appare “servo” degli USA.
La situazione in Afghanistan si è molto complicata e le continue incursioni americane in territorio pakistano hanno creato tutti i presupposti per una radicalizzazione del conflitto. Ormai si combatte in campo aperto anche in Pakistan e la soluzione del problema talebano, creato dagli USA e dall’ISI (la potente intelligence pakistana), sembra ben lungi dall’intravedere una soluzione.
L’approccio americano in Afghanistan è stato disastroso e l’europa non sembra in grado di proporre soluzioni adeguate alla crisi. Se non si cambia strategia, questa guerra non dichiarata, rischia di durare a lungo con effetti devastanti per tutti i paesi dell’area islamica e molto probabilmente per l’Europa.
Questa mattina, nel corso di una intervista radiofonica su Radio Radicale, Marco Pannella, ha definito i comandanti militari che operano in Afghanistan, dei coglioni e chiesto che alla comunità internazionale e alla Nato di rimuoverli e metterli sotto processo. Troppi “errori” di tiro, troppi errori strategici, e troppi i morti civili  che accrescono nella popolazione l’odio verso quelli che all’inizio sono stati accolti come liberatori, ma che ora simpatizza per gli oppressori di un tempo.
Pannella ha ragione a chiedere la testa dei comandanti, ma a sbagliare sono anche i governi, a cominciare da quello italiano che ha pensato bene di inviare i Tornado, aerei caccia bombardieri per “la ricognizione”.

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