lunedì, Dicembre 9, 2024
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L’intelligence USA : stiamo perdendo l’ Afghanistan! Dov’è la notizia.

Pashtun
Pashtun

Alla fine anche la potente macchina dell’intelligence americana ha dovuto ammetterlo: gli USA stanno perdendo in Afghanistan. Se non fosse una tragedia ci sarebbe da ridere a leggere le note di stampa che riportano un’anteprima del rapporto dell’intelligence USA dove si afferma, appunto, che i talebani stanno ripredendo il controllo di vaste aree dell’Afghanistan. Noi, da modesti osservatori e conoscitori del pianeta afghano e pakistano,  è da tempo che ripetiamo che l’occidente in Afghanistan si è avventurato in una guerra senza avere minimamente chiaro in quale contesto sociale si andava a cacciare, fidandosi della capacità militare e senza avere, fatto gravissimo, alcun progetto post-bellico.

L’Europa ha seguito in ordine sparso gli USA che ancora una volta hanno dimostrato il loro pressapochismo e come nel vietnam prima l’Iraq poi, si accorgono ora dopo qualche anno degli errori commessi ma non sono in grado di correggerli.  L’Europa ci ha messo molto del suo perché apparentemente tutti per uno ma in realtà ognuno per se stesso. Non è con i piccoli aiuti umanitari e conla costituzione di qualce scuola che si acquista la simpatia di un popolo e gli americani probabilmente sono rimasti ancora legati ai ricordi di quando, dopo aver sconfitto i tedeschi, arrivano in Europa distribuendo barrette di cioccolato ai bambini.   

In campo forze militari che rispondono di fatto ai loro rispettivi governi con vincoli di impiego e di mandato tali da rendere ridicolo tutto il progetto Afghanistan.

Dopo 7 anni di guerra l’unico tangibile risultato che gli americani sono riusciti ad ottenere è stato quello di destabilizzare il Pakistan che si stava lentamente aprendo, malgrado le tante contraddizioni presenti nel sistema sociale ed economico del paese, alla democrazia.

Le due guerre in Iraq e il supporto che gli USA hanno dato per otto anni al generale presidente Pervez Musharraf che ha preso  il potere con un colpo di stato, hanno creato un generale rallentamento del lento processo di democratizzazione del paese e la nascita,  e con l’inizio della guerra in Afghanistan, di gruppi religiosi oltranzisti che hanno tutto l’interesse di destabilizzare tutta la regione e non solo il Pakistan.

Il nord ovest del Pakistan e tutta la linea di forntiera con l’Afghanistan sono quasi interamente controllati dai talebani “pakistani” che hanno operato una saldatura con i capi delle aree tribali e con i “cugini” afghani, permettendo a quest’ultimi di riconquistare non solo il controllo di vaste aree del paese, ma anche e soprattutto, la considerazione e l’appoggio della popolazione.

Gli USA e l’Europa non stanno perdendo solo l’Afghanistan, stanno facendo di tutto, con l’appoggio degli occidentali, Italia inclusa, per far esplodere il Pakistan che come noto è una potenza “nucleare”.

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