Secondo una dichiarazione del Ministro della Difesa Afghano, Abdul Rahim Wardak, la situazione in Afghanistan è peggiorata rispetto all’anno scorso in quanto i successi americani Iraq avrebbero spinto i combattenti ad unirsi alla causa afghana. Che la situazione fosse in via di peggioramento questo è un fatto ormai noto tanto che dall’Inghilterra oltre alle critiche agli USA si esprimono forti perplessità sulle possibilità di vincerla questa guerra.
Durante la conferenza stampa il ministro ha affermato che l’aumento del flusso di insorti in Afghanistan provenienti dall’esterno ha contribuito alla maggiore capacità dei combattenti dal rovesciamento del regime talebano.
Secondo i comandanti americani la capacità offensiva dei ribelli è aumentata del 30 per cento rispetto agli ultimi anni e per questo motivo chiedono più truppe.
Secondo Wardak, la combinazione del successo delle forze di coalizione in Iraq e le tensioni nei paesi vicini all’Afghanistan sono la causa principale dell’aumento importante combattenti stranieri in Afghanistan. Chiaro il riferimento alla situazione pakistana ed alle aree tribali dove troverebbe rifugio il grosso di Alqaida.
Meglio equipaggiati con armi sofisticate e ben addestrati, i combattenti dimostrano di avere un miglior coordinamento tattico ed operativo. Quindi non si starebbe più combattendo una guerra contro gruppi terroristi isolati e sprovveduti, ma contro un esercito ben addestrato, equipaggiato, con forti motivazioni, profondi conoscitori del territorio dove operano e, cosa più grave, con file che si ingrossano giorno dopo giorno.
Secondo gli USA la maggior parte dei combattenti stranieri che operano in Afghanistan sono pachistani, arabi, musulmani o provenienti da paesi delle comunità dell’Asia Centrale e il Caucaso, compresi i ceceni. Una guerra totale contro gli Usa e l’occidente che diventa ogni giorno più complicata sia per il modo in cui gli USA operano anche in Pakistan e perché in Afghanistan si starebbe concentrando il grosso dei militanti islamici fino ad oggi sparsi in diverse aree di influenza islamica.