venerdì, Aprile 19, 2024
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Il caso del rigassificatore ERG a Priolo – Quando gli industriali impongono gli ultimatum

Rigassificatore
Rigassificatore

I Garrone per interposte persone impongono ultimatum e il governo regionale cede ed invita.
Un invito al dialogo costruttivo secondo l’assessore regionale all’Industria, Pippo Gianni, che ha scritto una lettera all’amministratore delegato di Erg, Edoardo Garrone, per invitarlo a Palermo il prossimo 12 novembre per un confronto franco e sereno sui reali motivi che in questi giorni hanno indotto i Garrone a dichiarare che, se non arriveranno risposte certe dalla Regione, rinunceranno agli investimenti destinati a Priolo.
Un invito che dimostra ancora una volta come la politica regionale sia dipendente e non autonoma. Sono i Garrone a dover chiedere udienza, presentare le proposte e non il governo a invitare al dialogo.
L’invito di Pippo Gianni non sta né in cielo né in terra e in un paese serio con un governo forte e capace non sarebbe mai potuto succedere, ma, siamo in Sicilia e in questa terra la politica non è fatta di programmi univoci e duraturi. Si va avanti alla giornata.
La (non)politica siciliana è improvvisazione e subordinazione, a Roma e agli industriali che vogliono imporre le loro condizioni per sfruttare le ricchezze dell’Isola lasciando desolazione, inquinamento, povertà ed aumentando la dipendenza  economica e culturale.
L’assessore Gianni invece di dolersi del fatto che fin qui i Garrone non hanno parlato direttamente con il governo siciliano, avrebbe fatto bene a chiarire qual è l’orientamento del governo senza nascondersi dietro il classico atteggiamento politichese affermando che : “Questo Governo, con a capo il  presidente Lombardo non è contrario in via pregiudiziale ai rigassificatori” .
Che significa in via pregiudiziale? O è si o è no, il resto sono solo chiacchiere per nascondere una cronica insipienza politica che aggiunge al danno, la beffa.
La Sicilia in termini ambientali sta pagando un pesante dazio e pensare di costruire ancora siti di morte per i siciliani e di introiti per i signori industriali va contro l’interesse della Sicilia e dei Siciliani.
Perché Lombardo, l’autonomista, nessuno lo dice apertamente.

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