giovedì, Marzo 28, 2024
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SICILIA: si continua a morire sul lavoro e la politica continua ad esprimere ipocritamente “solidarietà e cordoglio”

Ci sarebbe quasi da ridere se non ci fossero, ancora una volta, lavoratori morti sul posto di lavoro e famiglie nella più cupa disperazione.
Siamo in emergenza continua in Sicilia e la situazione di irregolarità di aziende, commercianti e industriali sotto l’aspetto della sicurezza oltre che nell’80% dei casi anche amministrativo e sociale è dilagante, e la politica continua a ripetere, ultimo il Presidente della Regione Lombardo a proposito della morte assurda dei due operari di Trenitalia avvenuta oggi, che bisogna mettere la parola fine a questa carneficina.
Una dichiarazione di intenti che sa di beffa oltre che di ipocrisia.
Lombardo dopo Mineo ha attivato un task force per la sicurezza del lavoro. Concretamente avrà prodotto convegni e fiumi di parole ma rimangono insoluti i problemi perché sembra non esserci la volontà politica di stroncare il sistema di schiavismo che vige in Sicilia e che include anche aziende di livello nazionale .
Essere vicino alle vittime, ogni volta che muore un siciliano sul posto di lavoro, appare pura ipocrisia  ed offensivo se non si attuano concretamente atti di indirizzo contro l’illegalità dilagante che regna in Sicilia.
Manca il controllo, un quarto delle forze dell’ordine è impiegato in scorte ai VIPS e politici, e l’ipocrisia non può nascondere l’incapacità  della classe politica siciliana.
Le parole non bastano così come non bastano i comunicati e la task  force, ci vuole il coraggio di agire per il bene della collettività sapendo di mettersi contro i padrini della nuova mafia: gli schiavisti del lavoro.
Presidente Lombardo, se c’è batta un colpo.

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