giovedì, Aprile 25, 2024
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COLMATA DI CASABIANCA: dovrebbero iniziare le analisi, ma sarà davvero la fine?

(Marsala) Entro il mese di ottobre dovrebbero iniziare i sondaggi per le analisi dei fanghi della Colmata di Casabianca.
Sondaggi che se si dovesse tenere conto dell’inchiesta in atto non dovrebbero essere effettuati perché il procedimento ancora in corso è iniziato proprio a causa della “presunta” pericolosità dei residui del dragaggiodell’area portuale di Trapani. Ma la giustizia italiana è quella che è, lenta. Ecco che l’amministrazione in proprio ha deciso di procedere ad una ulteriore verifica per poter provvedere successivamente alla “eventuale” riqualificazione dell’intera area.
Abbiamo più di qualche perplessità e la convinzione generale, ascoltando la gente di Marsala, è che alla fine questi fanghi risulteranno “non pericolosi”.  
Sia come sia, è stato affidato l’appalto per la caratterizzazione dei fanghi all’Ati Chimica Applicata depurazione acque snc con sede in Menfi che effettuerà i lavori alla GeoGav di Favara. L’Ati Chimica applicata ha offerto un ribasso del 31,273 sull’importo a base d’asta di 80.400 euro.
A questo proposito sovviene spontanea una domanda: come mai l’Amministrazione non ha provveduto ad affidare l’incarico di “qualificare” i fanghi all’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
L’ISPRA è un ente statale e con tutto il rispetto dovuto alla società appaltatrice, un suo parere sarebbe stato quantomeno “ufficiale” e difficilmente contestabile.
Ma qui il problema non è l’Amministrazione comunale di Marsala che ha tutto l’interesse a definire la questione, ma del Direttore dell’Agenzia Regionale del  Settore rifiuti e bonifiche e le acque che avrebbe dovuto rivolgersi, direttamente o tramite il Comune, all’ISPRA.
Siamo sicuri, come dice il sindaco Carini, che queste indagini stabiliranno “con certezza” se il materiale proveniente dal molo Ronciglio di Trapani e riversato  lungo il tratto di costa che dalla Florio conduce fine all’ex ristorante “Zio Ciccio” è nocivo o può essere utilizzato?. 
Gli ambientalisti stanno già sul piede di guerra, e ricorsi e controricorsi non sono da escludersi.

 

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