martedì, Marzo 19, 2024
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Immigrazione clandestina. Meloni 0, Geo Barents 3. Governo in un cul de sac

Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi spinta dalla voglia di cambiamento degli italiani ma sin dalle prime settimane di potere ha mostrato di essere sulla scia del governo Draghi con l’aggravante di una sorta di chiara sudditanza nei confronti degli USA talmente evidente che fa rimpiangere pure Giuseppi Conte. Appare in tutta evidenza appiattita agli ordini di Washington.
Il Presidente del Consiglio dice di avere una visione per il futuro ma nei fatti gestisce il potere interno arrancando con decisioni e giravolte, favorendo gli evasori, le società di calcio, le partite iva a tutto scapito dei pensionati a cui, come e più dei precedenti governi, taglia gli adeguamenti per far cassa, tagliando di fatto la sanità con la decisione di non “coprire totalmente” gli aumenti energetici delle ASL. Una sorta di riduzione della spesa sanitaria camuffata con conseguente riduzione delle prestazioni. Non c’è che dire, un ottimo risultato.
In politica sembra navigare a vista senza idee supina agli ordini impartiti dagli USA, mai una proposta autonoma, sempre al seguito della NATO,, braccio armato degli USA che ormai hanno da tempo perso il loro ruolo di organizzazione di sicurezza e difesa per trasformarsi in alleanza di conquistae di occupazione. I “Balcani” e la guerra scatenata contro ogni diritto internazionale alla Yugolslavia ne è una drammatica testimonianza.
L’Italia non è  un “fedele alleato” come ripete la Meloni, lo stivale è  “schiavo  e colonizzato” da Zio Sam che ha come obiettivo il dominio economico , politico e militare dell’intera Europa. La guerra in Ucraina non è per la democrazia ma per gli interessi degli USA e di talune multinazionali europee.
L’Italia sta pagando un prezzo altissimo per  “l’aiuto” ricevuto nella Seconda Guerra Mondiale.  Nel tempo, grazie ad una politica di totale asservimento a Washington,  ha perso la sua dignità e la sua libertà subabendo passivamente una sorta di invasione militare a stelle e strisce.
25,000 soldati americani, aerei, navi e sottomarini nucleari stazionano nelle basi in Italia.  Non c’è un angolo di Italia senza la presenza di un centro di ascolto o di una base militare.
Grazie allo io Sam siamo anche obiettivo nucleare considerato che il Pentagono ha stoccato tra Veneto e Friuli oltre cento testate nucleari tattiche. Totale silenzio del governo e del Parlamento  che non hanno il coraggio di pretendere che queste testate vengano riportate negli USA.
Purtroppo il caso Sigonella e il successivo declino politico di Bettino Craxi è da monito per la politica italiana. Sia essa di destra o di sinistra.
Giorgia Meloni pensa di essere “grande” stratega ma si sta dimostrando politicamente poca cosa in politica estera. Anche la questione dell’immigrazione clandestina le chiacchiere del governo Meloni sono molte, ma vuote di ogni significato pratico.
Invece di fare come Malta, come la Francia e la Spagna, ovvero negare l’approdo, ha  alzato la voce, ha pensato ed approvato un decreto illogico, con sospetti profili di incostituzionalità,  che non sarà sicuramente rispettato. Ora, dopo Conte e Draghi vola a Tripoli per non concludere nulla considerato che Abdul Hamid , primo ministro ad interim della Libia tripolitania, che nulla potrà garantirle in tema di sicurezza, immigrazione ed energia. I pozzi ENI sotto in Cirenaia sono sotto il controllo delle milizie di Haftar. Ed è dalle coste sotto il controllo “russo” che partono i barconi.
Se dalla Libia ritornerà con tante promesse ma a mani vuote, non è che dal fronte delle ONG sono rose e fiori. La risposta delle ONG al decreto Piantedosi è arrivata subito e messo all’angolo il Ministro degli Interno.  “violando” le nuove e stringenti (?) norme,  la Geo Barents di Medici Senza Frontiere, non si è diretta al porto assegnato ma ha continuato nella sua attività di recupero di clandestini.
Meloni/Piantedosi  0 ONG 3, palla in tribuna e governo in un cul de sac.
Insomma, niente di nuovo sul palcoscenico della politica italiana. Sudditanza alla NATO/USA e assoluta mancanza di proposte autonome in politica estera, mentre in politica interna appare evidente la continuazione con i precedenti governi con l’aggravante però, che il governo Meloni si è presentato trionfante al grido ” siamo pronti”  per  rilevarsi poca cosa e assolutamente incapace di una politica di sviluppo.
Difficile capire quale sia la sua visione …

Misa

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