venerdì, Marzo 29, 2024
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Zelensky. Ora basta,  giù le mani dalle nostre tasche

La guerra russo ucraina ha ormai assunto i contorni di una guerra di religione tra NATO/USA e Russia combattuta sulla pelle degli ucraini e degli europei che stanno pagando un prezzo salatissimo. La crisi economica nei paesi europei sta assumendocontorni di una vera e propria tragedia con una inflazione che in Italia corre intorno all’11,8% e non si vedono spiragli di pace all’orizzonte.

Il principio di libertà addotto per questa avventura militare è solo una vile giustificazione dell’Europa che lo utilizza per nascondere la sua viltà e la sua completa sottomissione politica e militare agli USA che la governano con la longa manu dal nome NATO, pseudo alleanza di pace.
Non si vede la fine e Zelensky ormai è fuori controllo. All’inizio del conflitto chiedeva assistenza e armi, da qualche tempo pretende e ordina come se il mondo fosse ai suoi piedi.
Ultima la richiesta di un’ora di buona per l’Ucraina. Zelensky utilizza il suo staff di propaganda per ricattare emotivamente gli europei ma la gente inizia ad essere stufa di questo individuo e soprattutto delle restrizioni che deve patire per difendere non un popolo, ma un gruppo autarchico le cui ombre di corruzione sono sempre più “linde”  e i suoi legami con gruppi neo-nazisti sempre più evidenti.
In Italia l’economia reale è al collasso, gli stipendi e le pensioni sono erosi dall’inflazione e sono in drammatico aumento le persone, anche pensionati e impiegati – che fanno ricorso alle mense per i poveri. Un quadro drammatico aggravato dalla crisi energetica che deriva in buona parte dal conflitto che si continua ad alimentare con l’invio di armi acquistate a danno delle necessità degli italiani.
Malgrado ciò, il Presidente del Consiglio è soddisfatto. Pensa al PIL e non al consenso. Si dimentica di dire che poco le importa, se non nulla, della volontà degli italiani che non vogliono pagare per una guerra ideologica che ha risvolti di enormi interessi di geopolitica ed economici.
Si dice, o meglio lo dice la Costituzione, che la sovranità appartiene . Manca un terzo paragrafo all’art. 1 della Costituzione.
La sovranità appartiene al popolo ma solo sulla carta. Nessuno ha mai sentito la necessità di chiedere agli italiani. Eppure i sondaggi dicono chiaramente che oltre il 55% degli italiani è contro Kiev.
L’occidente e l’Italia,  chiudono  gli occhi sugli etiopi, sul dramma dei kirghisi e sulla tragedia bimbi yemeniti.
Hanno abbandonato al loro destino le donne e il popolo afgano. Hanno voltato le spalle alle donne kurde per non disturbare il “dittatoreErdogan, ma stanno  dissanguando i popoli dell’Europa per Zelensky e la sua cricca che combatte per i suoi interessi di potere, per gli interessi degli USA, degli inglesi e di alcuni paesi europei che vogliono mettere le mani sulle terre rare del Donbass .
E’ pura ipocrisia il richiamo ai principi di libertà dei popoli riferendosi all’Ucraina e la gente è ormai stufa di tutto ciò e non vuole che per gli ucraini i propri figli perdano la speranza per il futuro.
Giorgia Meloni dice che se l’Italia cambia la sua politica internazionale non cambia nulla ?
Vero. Ma non dice il perché. Non cambia nulla perché l’Italia non è un “fedele alleato” di USA e NATO.
E’ semplicemente un fedele suddito, o più semplicemente uno schiavo. Lo dimostrano le oltre 100 basi USA in Italia e gli oltre 40 mila soldati a stelle a strisce che dal lontano 1945 hanno invaso lo stivale.
Washinghton comanda, Roma obbedisce.
Non è tempo che l’Italia ritorni “sovrana” e padrona del proprio destino ?
Michele Santoro

 

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